Perdite in bilancio troppo elevate: la nuova proprietà di Blumarine ha annunciato l’apertura di un licenziamento collettivo.
Davvero un pessimo inizio di 2020 per i dipendenti di Blumarine, storica griffe carpigiana. L’azienda guidata da Marco Marchi, patron di Liu Jo, ha infatti annunciato l’apertura di un licenziamento collettivo. Secondo le stime questa operazione dovrebbe portare al dimezzamento del personale da un centinaio ad una cinquantina di unità.
Si tratta per la stragrande maggioranza di donne, quasi tutte impiegate nello stabilimento carpigiano e una piccola parte in punti vendita a Milano. Ad aggravare il quadro si aggiunge il fatto che l’azienda non può più usufruire degli ammortizzatori sociali, poiché ha terminato tutte le ore di cassa integrazione disponibili.
Da un primo incontro con i sindacati pare che la decisione del nuovo management sia irrevocabile. Le difficoltà economiche della griffe erano note e gravi. Nell’ultimo bilancio la perdita era stata di oltre 14 milioni di euro, ben oltre la metà del fatturato annuale complessivo dell’azienda.
Nelle prossime ore è atteso un nuovo confronto sindacale per cercare di trovare una soluzione alla crisi.
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