Dopo il fallimento Castelfrigo viene rilevata dal Gruppo Cremonini per 7 milioni di euro.
Si apre una nuova fase per la Castelfrigo, storica azienda di lavorazione carni di Castelnuovo Rangone. Dopo anni di dura lotta sindacale e di crisi economica, l’impresa era stata dichiarata formalmente fallita dal Tribunale che aveva indetto l’asta. L’occasione è stata colta dal Gruppo Cremonini, colosso modenese del settore, che si è aggiudicato tutti i beni per 7 milioni di euro, attraverso la controllata Inalca.
Saranno ricompresi nell’acquisizione tutti i lavoratori “con contratto in essere”. Salvi quindi tutti i dipendenti, sia gli 80 assunti direttamente che gli altri 45 lavoratori con contratti di somministrazione.
La notizia è stata colta con soddisfazione della Cisl: “Si conclude finalmente una lunga fase di incertezza per i 125 lavoratori di Castelfrigo che, nonostante gravi difficoltà, hanno garantito con impegno e sacrificio la continuità produttiva di un’azienda che non ha mai smesso di ricevere commesse e ordini. È positivo che la Castelfrigo sia stata acquistata da uno dei più importanti gruppi italiani ed europei del settore, nato, cresciuto e radicato sul territorio. Dal gruppo Cremonini ci aspettiamo non solo il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, ma un forte rilancio dell’azienda valorizzando le competenze e professionalità delle maestranze che in passato hanno consentito alla Castelfrigo di affermarsi nella lavorazione delle carni suine fresche”.
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