Modena: rallenta l’export, si riprende il tessile, in calo l’agroalimentare

Monica Montanari 18/12/2019 Blog

Modena: rallenta l’export, si riprende il tessile, in calo l’agroalimentare

Nel terzo trimestre rimonta del settore tessile-abbigliamento. Rallenta l’export ma Modena resta la nona provincia esportatrice d’Italia. In netto calo l’agroalimentare.

I dati Istat relativi al terzo trimestre 2019 evidenziano un rallentamento dell’export modenese. Nei primi nove mesi dell’anno le esportazioni della provincia di Modena avevano toccato quota 9.798 milioni, con un incremento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Modena rimane tuttavia al secondo posto in Regione per valore assoluto di export dopo Bologna, nonostante i valori di crescita siano inferiori rispetto alle altre province. Tra le province italiane rimane saldamente al nono posto dopo Treviso.

Nel terzo trimestre, oltre all’andamento del mercato internazionale, influisce sulle esportazioni anche la chiusura degli stabilimenti per il periodo estivo. Pertanto tutti gli anni nel trimestre luglio-settembre si registra una riduzione dell’export rispetto al trimestre precedente.

L’esame dell’andamento per settori merceologici mostra finalmente una ripresa del tessile-abbigliamento con un incremento del 18,0% . Soddisfacente anche il trend dei mezzi di trasporto che registra un +3,6% e delle macchine e apparecchi meccanici con un +1,9%. In calo gli altri settori, come la ceramica e il biomedicale, entrambi con un -0,8%, e ancor più l’agroalimentare, che in precedenza non aveva mai conosciuto crisi, arrivando a segnare un -2,4%.

Per quanto riguarda le aree geografiche, la classifica dei primi dieci paesi per volume di export dalla provincia modenese, vede sempre al primo posto gli Stati Uniti, in aumento del 3,9%. Molto buono anche l’andamento del Regno Unito (+7,6%), della Svizzera (+8,6%) e del Giappone (+6,8%). Veramente notevole risulta l’exploit della Cina (+27,7%) che la porta in ottava posizione.

In peggioramento i paesi vicini dell’Unione Europea, con la Francia che registra un -3,2%, l’Austria -6,1% e il Belgio -1,3%. Infine incide anche la recessione della Germania che influisce per un -0,8% sull’export provinciale.

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