Biomedicale, la Tecnoline di Concordia si converte alla produzione di mascherine chirurgiche

daniele 18/03/2020 Blog

Tecnoline ha avviato la produzione di mascherine chirurgiche. L’obiettivo è produrre un milione di pezzi in un mese.

Tecnoline ha avviato la produzione di mascherine chirurgiche. L’obiettivo è produrre un milione di pezzi in un mese.

Parte della produzione convertita a tempo di record per la Tecnoline di Concordia sulla Secchia. Venerdì scorso, infatti, è stata avviata la produzione di mascherine chirurgiche con le attrezzature già presenti in fabbrica. Le mascherine chirurgiche sono fra i dispositivi di protezione individuale più richiesti per il contenimento della diffusione del nuovo Coronavirus. Si tratta in questo momento di mascherine chirurgiche, già registrate con marchio CE ma – precisa Stefano Foschieri, amministratore delegato della società – stiamo attendendo la conferma della registrazione per le mascherine FFP2, ci auguriamo di avere una risposta positiva a breve”.

Le richieste arrivano da enti pubblici e aziende private, dal settore sanitario a quello alimentare. L’azienda è operativa con 3 turni, 7 giorni su 7, h 24. Il massimo della produzione verrà raggiunto fra 7-10 giorni quando si arriverà a realizzare 40 mila mascherine al giorno. Sono già pervenute richieste per 500 mila pezzi ma l’azienda punta a produrne 1 milione in un mese.

Stavamo lavorando a questo nuovo progetto da una settimana ma non ne abbiamo parlato perché abbiamo voluto prima verificare la fattibilità e avere la certezza che il prodotto rispondesse perfettamente alle richieste. Progettare in silenzio puntando all’obiettivo finale è quello che ci ha insegnato il Dottor Mario Veronesi, il fondatore del Distretto Biomedicale Mirandolese, e questo è il modo in cui lavoriamo”.

Tecnoline in breve.

Tecnoline nasce nel 1992 come azienda di trasformazione ed assemblaggio per conto terzi di prodotti medicali monouso. Attualmente si occupa principalmente di produzione di sacche per la dialisi e di dispositivi intra e post-operatori per la raccolta del sangue e il trattamento con l’ozono. L’azienda produce anche le parti in plastica delle barelle per biocontenimento, attualmente utilizzate per il trasporto dei malati da Coronavirus . Si tratta di una particolare sacca di protezione che è stata testata per la prima volta nel 2014 per il trasporto dei malati di Ebola e che elimina il rischio di contagio per il personale coinvolto.

I clienti di Tecnoline sono per il 95% operanti nel settore Biomedicale. Il terremoto del 20 e 29 maggio 2012 aveva provocato il crollo di una delle unità operative dell’azienda. “Ci siamo rimessi in piedi e – sottolinea Foschieri – nonostante le difficoltà, non abbiamo mai smesso di puntare all’innovazione”.

Leggi l’articolo completo su ModenaToday.