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Modena in bilico: le sfide dell'occupazione e l'andamento economico del 2025

La situazione economica a Modena, sebbene non drammatica, è segnata da segnali di incertezza, con la tenuta dell’occupazione e l’andamento delle imprese sotto stretta osservazione. Gli ultimi indicatori congiunturali, elaborati dal Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, offrono uno spaccato utile per comprendere come il territorio modenese stia affrontando le sfide economiche in un contesto nazionale complesso.


Imprese e Occupazione: Un Quadro Contraddittorio

Se da un lato i dati mostrano segni di stabilità, dall’altro emergono preoccupazioni soprattutto riguardo l'occupazione e l’uso degli ammortizzatori sociali.

Tessuto Imprenditoriale in Leggera Crescita

Nel primo ambito, quello delle imprese, Modena si presenta con un andamento positivo rispetto alla media nazionale. Nonostante in Italia ci sia una diminuzione dello -0,6% delle imprese attive, nella nostra provincia si registra una sostanziale stabilità, con il numero di imprese che resta invariato rispetto all'anno precedente. Se poi consideriamo il sottoinsieme delle start-up innovative, Modena si distingue con un aumento del +3,6%, mentre a livello nazionale si osserva una contrazione del -3,9%. Questo suggerisce che, almeno sul fronte dell'innovazione e delle nuove attività, Modena sta andando controcorrente rispetto alla media del paese.

Settore Finanziario e Depositi: Nuove Sfide

Un altro dato positivo riguarda l’andamento dei prestiti alle imprese. Da aprile 2024 ad aprile 2025, i prestiti alle imprese modenesi sono aumentati del +1,8%, a fronte di un calo medio nazionale del -1,9%. Tuttavia, la situazione per i depositi bancari e il risparmio postale non è altrettanto rosea: a Modena si è registrato un calo dello -0,6%, mentre a livello nazionale si è registrato un incremento del +1,3%.

Le Istituzioni Iscritte al RUNTS: Una Crescita Più Lenta

Un dato interessante, sebbene inferiore alla media nazionale, riguarda la crescita delle istituzioni iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). A Modena si è registrata una variazione positiva del +3,2% fra giugno 2024 e giugno 2025, ma rispetto al +7,8% della media nazionale, il nostro territorio mostra una crescita meno dinamica.


La Preoccupazione per l'Occupazione

Ma è sul fronte dell'occupazione che le preoccupazioni si fanno più evidenti. A Modena, il numero di occupati è diminuito del -5,1% tra il primo trimestre 2024 e lo stesso periodo del 2025, una contrazione che si contrappone al +1,8% a livello nazionale. Se consideriamo i dati relativi alla cassa integrazione, la situazione peggiora ulteriormente: le ore di cassa integrazione a Modena sono aumentate del +59,9%, un dato ben al di sopra della media nazionale che segna un incremento del +31,2%.

Segnali di Speranza per le Assunzioni

Nonostante questi segnali negativi, le prospettive future sembrano essere leggermente più ottimistiche. Nel trimestre luglio-settembre 2025, le imprese modenesi dei settori extra-agricoli prevedono un incremento delle assunzioni del +4,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sebbene questo dato sia inferiore alla media nazionale (+6,4%), offre comunque una nota positiva in un contesto altrimenti difficile.


L’Export: Crescita Meno Dinamica

Un altro aspetto che non passa inosservato è l’export, che continua a essere una delle leve su cui Modena può fare affidamento. Nel primo trimestre del 2025, le vendite all’estero sono aumentate del +1,2%, ma questo dato è ben al di sotto della media nazionale, che ha visto una crescita del +3,2%. Questo riflette una certa difficoltà nel settore, che potrebbe essere legata alla congiuntura economica internazionale e alla competizione globale.


Fonte: Modena Today

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Sostegno al commercio: bando da 100mila euro, domande entro il 20 agosto

C’è ancora tempo fino al 20 agosto 2025 per partecipare al bando promosso dal Comune di Castelnuovo Rangone a sostegno del commercio locale, rivolto a chi desidera aprire una nuova attività economica o riqualificare quella già esistente nei centri abitati di Castelnuovo e Montale.

Un’iniziativa concreta e significativa, che mette a disposizione 100mila euro di contributi a fondo perduto, nata dalla convinzione che un territorio più vivo e sicuro passa anche da una rete commerciale di prossimità dinamica, moderna e capace di rispondere ai bisogni della cittadinanza.


Due sezioni per due tipi di intervento

Il bando è articolato in due sezioni:


  • 40.000 euro per la riqualificazione delle attività esistenti
  • 60.000 euro per nuove aperture


1. Riqualificazione delle attività già avviate

I contributi copriranno fino al 50% delle spese ammissibili, per un massimo di 10.000 euro per progetto.

Sono ammesse spese come:

  • Opere edili, murarie e impiantistiche
  • Progettazione e direzione lavori
  • Acquisto di macchinari, attrezzature e arredi (interni ed esterni)
  • Insegne, vetrine e impianti di illuminazione
  • Sistemi di sicurezza
  • Impianti a risparmio energetico o idrico
  • Aggiornamento di software e strumentazione informatica
  • Adozione di strumenti digitali per migliorare l’organizzazione e la gestione


2. Nuove attività

Per chi intende avviare una nuova attività commerciale, il bando prevede un contributo fino a 20.000 euro, sempre nel limite del 50% delle spese ammissibili.

Anche in questo caso, gli investimenti devono riguardare l’avvio e l’allestimento dell’attività, con spese analoghe a quelle previste per la riqualificazione.


Tempistiche e modalità

Una volta raccolte le domande e pubblicata la graduatoria degli ammessi, i beneficiari avranno sei mesi di tempo per realizzare e rendicontare gli interventi, pena la decadenza del contributo.


Come partecipare

Le domande possono essere presentate fino al 20 agosto 2025 seguendo le indicazioni contenute nel bando disponibile sul sito del Comune.


Un’opportunità concreta per chi vuole investire nel territorio, contribuire al rilancio del commercio di vicinato e migliorare la qualità della vita della comunità. Non lasciartela sfuggire!


Fonte: Modena Today

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Italgraniti investe 43 milioni per innovare il settore ceramico con ricerca e tecnologie avanzate

Un investimento strategico da 43 milioni di euro segna una nuova tappa nello sviluppo tecnologico e produttivo del comparto ceramico italiano.

Italgraniti Group, storica azienda specializzata nella produzione di piastrelle in grès porcellanato, ha avviato un ambizioso piano di ampliamento e innovazione all’interno dello stabilimento di San Martino in Rio, in provincia di Reggio Emilia.

Il progetto ha ricevuto il via libera dalla Regione Emilia-Romagna, che ha espresso parere favorevole al Contratto di sviluppo presentato dall’azienda al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Un segnale forte a sostegno dell’industria manifatturiera che punta su qualità, tecnologia e sostenibilità.


Un doppio binario: produzione e innovazione

Il piano si articola su due direttrici principali:


  • 28,6 milioni di euro saranno destinati a tecnologie produttive e logistiche all’avanguardia, con l’obiettivo di internalizzare la produzione delle grandi lastre ceramiche, aumentandone i volumi e migliorando ulteriormente qualità e varietà dei prodotti.
  • 15 milioni di euro verranno invece investiti in Ricerca e Sviluppo, con un focus sull’ideazione di nuovi prodotti ceramici in grande formato e sull’introduzione di soluzioni robotiche avanzate e intelligenza artificiale per l’automazione nella manipolazione delle lastre.

Tra gli interventi più rilevanti, è prevista l’implementazione di una nuova linea produttiva modulare e l’introduzione di sistemi di logistica intelligente, in grado di ottimizzare tempi, flussi e risorse all’interno del sito produttivo.


Un investimento per tutta la filiera

“Siamo di fronte a un investimento molto importante – ha dichiarato Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega allo sviluppo economico – totalmente incentrato sull’ampliamento della possibilità di migliorare la qualità produttiva. Questo rappresenta una straordinaria opportunità per contribuire allo sviluppo e alla crescita dell’intera filiera del settore”.

Italgraniti, con 242 dipendenti distribuiti tra lo stabilimento di San Martino in Rio (150 addetti), la sede di Casinalbo (89) e il flagship store di Milano (3), si conferma così una delle realtà più dinamiche del settore ceramico, puntando su innovazione tecnologica, valorizzazione delle competenze interne e sviluppo sostenibile.


Un futuro sempre più digitale e sostenibile

L’approccio integrato tra produzione e ricerca testimonia una visione industriale lungimirante, dove l’adozione di tecnologie digitali, robotiche e intelligenti non è solo una leva di competitività, ma anche una scelta strategica per affrontare le sfide globali del mercato.

Con questo investimento, Italgraniti non solo consolida la propria posizione nel panorama internazionale della ceramica, ma contribuisce attivamente alla trasformazione digitale e alla crescita qualitativa del Made in Italy.


Fonte: Reggio Online

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Il Futuro di Rossi a Modena: Nuove Posizioni Aperte e Sostenibilità al Centro della Crescita

Rossi, azienda modenese con oltre 70 anni di esperienza nel settore delle trasmissioni industriali e oggi parte del Gruppo Moovimenta, continua a guardare al futuro con ottimismo e determinazione. Con un focus crescente sull’espansione e sull’innovazione, l’azienda amplia la sua famiglia e offre nuove opportunità professionali nel cuore della sua produzione.


Le opportunità di lavoro e come candidarsi

Attualmente, Rossi è alla ricerca di figure altamente specializzate per la produzione con macchine utensili da inserire nel proprio organico. Le posizioni aperte sono in particolare per operatori e operatrici nei seguenti settori: tornitura, dentatura, rettifica e alesatura. Il lavoro si svolge su turni, offrendo un ambiente dinamico e stimolante per chi desidera fare parte di una realtà consolidata e in costante crescita.

L'inserimento di queste nuove risorse fa parte di un piano strategico di ampliamento che mira a rafforzare ulteriormente la presenza di Rossi sul territorio. Le posizioni sono destinate a essere ricoperte presso lo stabilimento di Ganaceto, situato sulla Strada Nazionale per Carpi. Chi è interessato a candidarsi può inviare il proprio curriculum vitae all'indirizzo e-mail rossi@rossi.com.


L'ampliamento dello stabilimento di Ganaceto: un progetto green

Lo stabilimento di Ganaceto si trova al centro di un importante processo di ampliamento, che segna una fase cruciale nella storia di Rossi. Il cuore pulsante della produzione si prepara ad accogliere un terzo capannone di ben 3.575 metri quadrati, che porterà la superficie produttiva totale a 18.140 metri quadrati, su un’area complessiva di 42.500 metri quadrati.

Questo investimento non solo mira a incrementare la capacità produttiva, ma ha anche l’obiettivo di migliorare l’efficienza logistica dell'intero sito. Un aspetto fondamentale di questo nuovo impianto è l'adozione di soluzioni avanzate, con l’intento di ottimizzare i processi e ridurre al minimo le operazioni di movimentazione, portando a un significativo risparmio delle emissioni di CO2.

Il progetto di ampliamento non è solo un segno di crescita economica, ma anche di impegno verso la sostenibilità. Il nuovo stabilimento infatti è progettato per essere completamente green-oriented. Tra le novità più rilevanti, si segnala l'installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto, l’adozione di sistemi domotici avanzati e l’implementazione di illuminazione a LED, in linea con le più recenti normative in materia di sostenibilità ambientale.


Fonte: Gazzetta di Modena

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Braun Avitum Italy: 100 Nuove Assunzioni per Sostenere la Crescita e l'Innovazione nel Settore Biomedicale

Braun Avitum Italy, uno dei pilastri industriali del distretto biomedicale mirandolese, sta investendo sul futuro con un ambizioso piano di assunzione che prevede l’ingresso di 100 nuove risorse. Parte integrante del gruppo tedesco B. Braun, leader mondiale nella fornitura di tecnologie mediche, l'azienda mira a rafforzare il proprio organico fino a raggiungere le 500 unità nel giro di due anni. Un segno tangibile di crescita e ottimismo, in linea con la strategia di sviluppo a lungo termine dell'azienda.


Un Piano di Crescita Sostenibile

Questo piano di assunzione si inserisce in un contesto di forte espansione, con l’obiettivo di incrementare il fatturato dell’azienda di oltre il 20% nei prossimi anni. Come sottolinea Sara Boldrini, direttrice Risorse Umane di Braun Avitum Italy, l’azienda crede fermamente nel valore della ricerca e nella manifattura come motori di crescita per il territorio. La strategia si basa su una combinazione di investimenti in nuove linee produttive e tecnologie innovative, nonché sul potenziamento delle funzioni di supporto che sono cruciali per sostenere l’intero processo produttivo.

La capacità produttiva dell'azienda sarà ampliata con un incremento di oltre 1.000 metri quadrati, che ospiteranno una nuova camera bianca dotata delle più avanzate tecnologie. Questa espansione non si limita solo alla produzione, ma coinvolge anche aree chiave come Ricerca & Sviluppo, Ingegneria, Qualità e Regulatory Affairs, segmenti che sono fondamentali per il continuo progresso tecnologico dell’azienda.


Le Nuove Opportunità Professionali

Il piano di sviluppo prevede diverse assunzioni nei settori produttivi e tecnici, offrendo una vasta gamma di opportunità per professionisti con esperienze diverse. Tra i nuovi ruoli che saranno ricoperti, figurano posizioni operative nella produzione in camera bianca, in manutenzione, logistica, nonché in Ricerca & Sviluppo e Ingegneria di produzione.

Un aspetto particolarmente interessante di questa iniziativa è che Braun Avitum Italy sta anche mirando a coinvolgere giovani senza esperienza, offrendo percorsi di formazione interna, affiancamento e stage professionalizzanti. Un'opportunità preziosa per chi è all'inizio della propria carriera professionale o per neolaureati che desiderano intraprendere un percorso nel settore biomedicale.

Già nei primi sei mesi del 2025, oltre trenta nuovi professionisti si sono stabilmente inseriti nell’ambito della produzione e della logistica, confermando l’impegno dell’azienda nel creare occupazione stabile e nel sostenere il tessuto economico e sociale locale.


Un Punto di Riferimento per il Territorio

Braun Avitum Italy è presente a Mirandola da oltre 30 anni e, nel 2024, ha superato il traguardo dei 100 milioni di euro di fatturato. L'azienda non è solo un’importante realtà industriale, ma anche un punto di riferimento per il territorio, impegnata a favorire una crescita sostenibile e a innovare continuamente, per rispondere alle sfide di un settore in continua evoluzione.

In un contesto industriale che richiede sempre maggiore competenza e specializzazione, Braun Avitum Italy si conferma un'azienda che investe nelle persone, nella formazione e nell’innovazione, con l’obiettivo di offrire soluzioni all'avanguardia nel campo delle tecnologie mediche e al tempo stesso contribuire al benessere e alla crescita della comunità locale.


Fonte: Il Resto del Carlino

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DEICHMANN APRE UN NUOVO STORE A MODENA

Dopo le recenti aperture a Sassuolo e Comacchio, DEICHMANN, il più grande rivenditore di scarpe in Europa, continua a investire in Emilia-Romagna e annuncia l’apertura di un nuovo store a Modena presso il Centro Commerciale La Rotonda, Strada Morane 500/14, punto di riferimento per lo shopping nel territorio modenese.

 

Giovedì 10 luglio, in concomitanza con l’avvio dei saldi, è previsto l’opening della nuova filiale che consolida la presenza del brand nella regione aggiungendosi ai 16 punti vendita già aperti e creando 8 nuovi posti di lavoro.

 

Presente in Italia dal 2008, con questa nuova apertura il più grande retailer di scarpe in Europa raggiunge quota 153 negozi monomarca dove è possibile acquistare una vasta collezione di scarpe di qualità a prezzi convenienti per tutta la famiglia. Nel negozio i clienti trovano una gamma completa di modelli di scarpe in un ambiente luminoso, accogliente e dal design contemporaneo, per una shopping experience semplice e adatta a tutte le esigenze. Ampia è inoltre la selezione di accessori, così come l’assortimento di prodotti per la cura delle scarpe e il sollievo del piede.

 

Nei propri negozi e nel pluripremiato online shop, DEICHMANN segue sempre i trend stagionali più attuali. Oltre ai marchi proprietari, la collezione di scarpe presenta infatti una grande varietà di sneaker vendute su licenze di marchi top brand, tra cui adidas, Nike, Puma, FILA e Skechers.

 

Il nuovo store è aperto tutti i giorni dal Lunedì al Sabato 8.30-20.30 | Domenica 9-20

 

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Penske Automotive Italy acquisisce la Concessionaria Ferrari Ineco di Modena: nasce Ferrari Modena

Penske Automotive Italy annuncia con orgoglio l’acquisizione della storica Concessionaria Ferrari Ineco di Modena, rafforzando ulteriormente la propria presenza nel segmento luxury del mercato automobilistico italiano. L’operazione segna un passo strategico fondamentale per il Gruppo, che inaugura così Ferrari Modena, nuovo nome della sede di via Emilia Est alla Fossalta.

Questa acquisizione rappresenta un tassello chiave nella strategia di espansione di Penske Automotive Italy, che consolida la sua posizione di punto di riferimento per i marchi premium e di lusso in Emilia-Romagna e Lombardia, con una rete di 25 sedi e oltre 800 collaboratori.


CEO & Managing Director di Penske Automotive Italy, ha dichiarato:
“Siamo estremamente onorati ed orgogliosi di annunciare la nascita di Ferrari Modena. Questa acquisizione rappresenta per Penske Automotive Italy un passo strategico fondamentale ed incrementa in maniera significativa la presenza del nostro Gruppo nel mercato italiano nel segmento luxury. Il nostro obiettivo è offrire ai clienti Ferrari un’esperienza esclusiva che vada oltre l’acquisto della vettura, valorizzando l’unicità ed i valori del brand Ferrari.”


Ferrari Modena sarà un punto nevralgico per tutti gli appassionati del Cavallino Rampante, offrendo un servizio altamente specializzato di vendita e post-vendita, in linea con gli standard di eccellenza del marchio.

La partnership globale tra Penske Automotive Group e Ferrari, già attiva in Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Giappone, si arricchisce così di un importante capitolo italiano, proprio nel cuore della Motor Valley.


Elena Alberti, Managing Director & CFO di PAG Italy, ha commentato:
“Da tempo aspiravamo a instaurare una collaborazione con Ferrari anche in Italia, e siamo orgogliosi di aver portato a termine un’acquisizione di tale rilievo strategico proprio nella Motor Valley. Questo progetto non rappresenta soltanto un’estensione della nostra presenza territoriale, ma incarna l’incontro tra l’eccellenza e la passione del marchio Ferrari e l’approccio manageriale consolidato del nostro Gruppo.”


Fondata nel 2012 dalla joint venture tra Penske Automotive Group e le famiglie Vanti-Mantellini, Penske Automotive Italy rappresenta oggi 11 brand di prestigio: BMW, MINI, Audi, Ferrari, Jaguar, Land Rover, Lamborghini, Maserati, Mercedes-Benz, Porsche e Volvo. Con questa nuova acquisizione, la società consolida ulteriormente il proprio ruolo di leader italiano nel settore Premium e Luxury.


Fonte: ModenaToday

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Inclusione sociale: L’Ovile risponde ai nuovi bisogni della fragilità

REGGIO EMILIA – In un contesto sociale in continua evoluzione, dove le fragilità assumono forme sempre più complesse, la cooperativa sociale L’Ovile si conferma un punto di riferimento per l’inclusione lavorativa delle persone svantaggiate. Nel suo ultimo bilancio sociale, l’organizzazione – tra le realtà più significative di Confcooperative Terre d’Emilia – fotografa un cambiamento importante: aumentano le assunzioni di persone con disabilità psichica e sensoriale, mentre calano leggermente quelle con disabilità fisica.

Nel dettaglio, la quota di inserimenti di persone con disabilità fisica è scesa dal 29,8% al 27,9%, mentre quella riferita a disabilità psichiche e sensoriali è salita dal 32,3% al 38,8%, con un incremento di oltre sei punti percentuali. Inoltre, è aumentata anche la presenza di lavoratori con patologie psichiatriche, passata dal 3% al 4,5%.


Un impegno che cresce con i bisogni

“Il numero complessivo dei dipendenti è salito a 415, con un aumento del 3,5%, ma è nell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate che si misura il vero valore del nostro operato”, ha dichiarato Valerio Maramotti, presidente della cooperativa. “Sempre più spesso ci troviamo di fronte a fragilità legate alla salute mentale, che rendono ancora più difficile l’inclusione professionale. È una sfida che abbiamo scelto di affrontare con determinazione.”

In risposta a questa crescente domanda, nel 2024 L’Ovile ha aperto due nuove strutture dedicate alla salute mentale a Novellara e Correggio, rafforzando così l’offerta di servizi socio-assistenziali a media e alta protezione.


Settori trainanti: ambiente, pulizie e lavorazioni industriali

L’inclusione non si limita all’intenzione, ma si concretizza nei numeri. Attualmente, sono 201 i lavoratori fragili inseriti nella cooperativa, di cui 162 con certificazione di svantaggio e 21 nuove assunzioni solo nel 2024. I servizi ambientali si confermano il settore con il maggior impatto inclusivo: 119 lavoratori svantaggiati su un totale di 208, pari al 57% del comparto e al 29,2% dell’organico totale. Questi servizi generano il 25,7% del fatturato complessivo, che si attesta stabile a 16,8 milioni di euro.

Seguono le pulizie industriali, con 82 occupati (19,8% del totale), di cui ben il 44% in condizioni di svantaggio. Chiude il podio il settore delle lavorazioni industriali, che pur rappresentando solo il 13,7% dell’organico con 57 lavoratori, raggiunge un’impressionante quota dell’82,5% di persone svantaggiate.


Un modello di economia sociale

I dati parlano chiaro: L’Ovile non solo crea lavoro, ma lo fa con un impatto sociale significativo, mettendo al centro chi, troppo spesso, rimane ai margini. In un’epoca in cui la fragilità psichica è in crescita, la capacità di adattare i modelli di inclusione e sviluppare risposte concrete diventa un fattore decisivo per costruire una società più equa e solidale.


Fonte: Reggionline

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Modena 2025: cresce la popolazione, cala l’occupazione. La fotografia di una provincia che cambia

La fotografia socio-economica della provincia di Modena nel primo trimestre del 2025 racconta di un territorio in trasformazione. La popolazione aumenta, cresce il numero di residenti stranieri, ma cala l’occupazione. Un equilibrio delicato, in cui coesistono segnali positivi e fragilità strutturali.


Popolazione in crescita

I residenti in provincia sono oggi 709.874, in aumento di 3.095 unità rispetto all’anno precedente (+0,4%) e di 725 rispetto a gennaio 2025. È un dato che supera i livelli pre-pandemia: alla fine del 2019 gli abitanti erano 707.119.

Le aree in maggiore espansione sono Mirandola (86.199 abitanti, +0,9%), Carpi (107.824, +0,8%) e Vignola (92.675, +0,6%). Seguono Pavullo con 41.795 residenti (+0,5%), Castelfranco con 77.137 (+0,4%) e Sassuolo con 119.389 (+0,2%). Modena, il comune più popoloso con 184.855 abitanti, registra un incremento più contenuto (+0,1%).

La crescita demografica, tuttavia, non è legata a un aumento delle nascite, bensì ai flussi migratori.


Quasi 100 mila stranieri: il 13,8 per cento della popolazione

Gli stranieri residenti in provincia sono 98.103, pari al 13,8 per cento del totale. In un solo anno sono cresciuti di 1.531 unità. Secondo il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, questo dimostra quanto il territorio sia attrattivo e quanto la componente straniera sia oggi essenziale per bilanciare il calo demografico.

Anche Massimo Baldini, professore di Politica economica all’Università di Modena e Reggio Emilia, conferma l’importanza del fenomeno migratorio: “Modena cresce perché arrivano persone da fuori, sia dall’estero che da altre regioni. Le nascite sono in calo e continueranno a esserlo, ma finché i flussi migratori reggono, la popolazione salirà. Abbiamo bisogno di attrarre forze lavoro.”

Il sistema produttivo locale, in particolare nei settori dei servizi alla persona, della ristorazione e dell’assistenza agli anziani, dipende sempre più da personale straniero.


Calano però gli occupati: persi 4 mila posti

Il dato più preoccupante riguarda il mercato del lavoro. Nel 2024 gli occupati sono circa 4 mila in meno rispetto al 2023. Il tasso di occupazione scende al 69,3 per cento, con un calo di 1,1 punti percentuali. La flessione colpisce in particolare le donne.

Per Baldini si tratta di un segnale da non sottovalutare: “C’è un rallentamento evidente, che potrebbe peggiorare se la situazione globale si complica ulteriormente. Se i dazi commerciali annunciati negli Stati Uniti venissero confermati, anche solo al 10 per cento, l’export modenese rischierebbe di subire gravi contraccolpi.”


Giovani sempre più pochi, ma sempre più richiesti

L’invecchiamento della popolazione è un’altra tendenza chiara. Ma, secondo l’economista, non tutto è negativo: “Il paradosso è che i pochi giovani modenesi saranno molto richiesti. Questo li metterà in una posizione di vantaggio, anche salariale. A livello quantitativo, non avranno difficoltà a trovare lavoro.”

Tuttavia, avverte Baldini, l’invecchiamento generale può frenare l’innovazione: “Una società più anziana tende a essere più conservativa. Le persone meno giovani sono in media meno inclini al rischio, e innovare richiede capacità di rischio. Per questo è fondamentale investire nel capitale umano.”


Una provincia che non cresce, ma si trasforma

La fotografia di Modena nel 2025 mostra una provincia che attrae nuovi residenti, ma fatica a trattenere quelli più qualificati. Una provincia che invecchia, ma in cui i giovani potrebbero trovare più spazio. Un territorio che resiste alle crisi, ma non è immune ai cambiamenti globali.

Modena non sta solo crescendo. Sta cambiando. E il futuro dipenderà dalla capacità di governare questa trasformazione.


Fonte: Gazzetta di Modena