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Max Factory inaugura un nuovo megastore a Sassuolo

In occasione del suo ventesimo anniversario, Max Factory inaugura oggi un nuovo megastore a Sassuolo, segnando il primo insediamento del brand nella provincia di Modena e il quarto punto vendita in Emilia-Romagna. Con questa apertura, la rete commerciale dell’azienda raggiunge quota 42 store in Italia, avvicinandosi all’obiettivo strategico dei 50 entro il 2026.


Un nuovo spazio, tra stile e funzionalità

Il nuovo punto vendita sorge negli spazi precedentemente occupati dalla Coop in via Adda 73, e si sviluppa su una superficie di oltre 4.300 metri quadrati. Il megastore adotta l’ormai consolidata formula “Max Factory Home and Fashion”, che coniuga moda uomo e donna con una vasta proposta di articoli per la casa: arredi, complementi, tessili, oggettistica e decorazioni, tutti in linea con le tendenze contemporanee.


Il debutto del nuovo concept architettonico

La sede di Sassuolo è anche il primo store a presentare il nuovo concept architettonico sviluppato in collaborazione con lo Studio Redesign dell’architetto Gianluca Rossi. Il progetto punta su un’identità visiva più riconoscibile e contemporanea: le facciate esterne sono caratterizzate da un dinamico motivo a "Bar Code", che percorre l’intero perimetro dell’edificio e reinterpreta i colori istituzionali del brand — rosso, nero e bianco — attraverso una scala cromatica a cinque gradazioni.

Al centro della nuova immagine, il claim “Shopping Facile e di Tendenza”, che esprime la volontà dell’azienda di offrire un’esperienza d’acquisto accessibile e attenta allo stile.


Un'apertura strategica per il territorio

L’insediamento a Sassuolo rappresenta un passaggio significativo nella crescita del Gruppo Max Factory, sia per il consolidamento della presenza sul territorio emiliano, sia per il valore simbolico dell’area scelta, storicamente legata alla vita commerciale e sociale locale. L’iniziativa mira a dare continuità all’offerta retail di qualità in una zona già ben radicata nel tessuto cittadino.

Con questa nuova apertura, Max Factory rafforza ulteriormente il proprio percorso di espansione, confermandosi tra i principali player italiani nel settore del retail dedicato alla moda e all’arredo per la casa.


Fonte: Modena Today

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Macron cresce: al via il nuovo Distribution Center 2 nel Campus di Valsamoggia

Sono ufficialmente iniziati i lavori per la costruzione del Macron Distribution Center 2, il secondo centro di distribuzione firmato Macron, che prenderà forma all’interno del Campus dell’azienda a Valsamoggia, nel cuore del Bolognese. Un progetto ambizioso che porta l’estensione complessiva del quartier generale a oltre 150.000 metri quadrati.

L’opera rappresenta un importante passo avanti per il brand bolognese, specializzato nell’abbigliamento tecnico sportivo, e si inserisce in un piano di espansione reso possibile da un investimento di oltre 15 milioni di euro.


Un nuovo centro logistico e un Innovation Lab all’avanguardia

Il nuovo Macron Distribution Center 2 sarà operativo entro la fine di gennaio 2026. Accanto alla nuova struttura logistica sorgerà un Innovation Lab di oltre 2.500 metri quadrati, quattro volte più grande rispetto all’attuale, pensato per potenziare la personalizzazione dei prodotti destinati ai club sportivi.


Riqualificazione del Distribution Center 1 e spazi per il benessere dei dipendenti

Ma non è tutto: anche l’attuale Distribution Center 1 sarà oggetto di interventi di miglioramento, con la costruzione di una palestra da 500 metri quadrati e campi da padel dedicati ai dipendenti, collaboratori e partner. Un’iniziativa che rientra in una visione più ampia di welfare aziendale che Macron sta portando avanti con determinazione.


Welfare aziendale e attenzione al benessere

Negli ultimi anni, Macron ha investito con continuità nel miglioramento del benessere dei propri collaboratori. Tra le iniziative più recenti spiccano:


  • Un ristorante interno gratuito, con una qualità migliorata;
  • Contributi per genitorialità, mobilità sostenibile, formazione e tempo libero;
  • Flessibilità oraria per tutti, con l’opzione part-time dedicata alle lavoratrici madri;
  • Servizi orientati a salute, equità di genere e sostenibilità.


Con questa nuova fase di sviluppo, Macron non solo rafforza la propria capacità logistica e produttiva, ma riafferma la volontà di essere un punto di riferimento in Italia e in Europa non solo per la qualità dei prodotti, ma anche per la qualità della vita in azienda.


Fonte: Ansa

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Twinset torna italiana: Borletti Group e Quadrivio & Pambianco acquisiscono il brand carpigiano

Twinset cambia proprietà e torna in mani italiane.

Il noto marchio di moda femminile, nato a Carpi e riconosciuto a livello internazionale, è stato acquisito al 100% da Borletti Group e Quadrivio & Pambianco, gestore del fondo Lifestyle Fund II.

L’annuncio è arrivato attraverso una nota ufficiale: i due investitori controlleranno quote paritetiche del brand e collaboreranno nel sostenerne la crescita futura. Si tratta di un’operazione importante, che segna il ritorno in Italia di un marchio simbolo del Made in Italy, dopo otto anni di proprietà americana sotto il fondo Carlyle, che aveva acquisito Twinset nel 2017.


Una nuova fase per Twinset

Con questa acquisizione, Borletti e Quadrivio & Pambianco puntano a rilanciare e valorizzare ulteriormente il brand, forte di un’identità consolidata nel panorama della moda femminile e di un’eredità stilistica tutta italiana. Twinset, nato a Carpi – distretto storico della maglieria – conserva un forte legame con il territorio e con la tradizione artigianale locale.


Un nuovo capitolo

L’acquisizione segna l’inizio di un nuovo capitolo per Twinset, con l’obiettivo di rafforzarne la presenza internazionale e continuare a promuovere l’eleganza femminile con uno stile inconfondibilmente italiano. Il ritorno sotto la guida di due gruppi italiani, attivi e strategici nel settore moda e lifestyle, lascia ben sperare per il futuro del marchio.


Fonte: Modena Today

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Conserve Italia Ravarino: Ancora Aperte le Candidature per Lavoro Stagionale nella Campagna del Pomodoro

Grande partecipazione lo scorso sabato 14 giugno all’open day organizzato da Conserve Italia presso lo stabilimento di Ravarino (via San Rocco 420), in vista della prossima campagna di trasformazione del pomodoro da industria, al via nella seconda metà di luglio.

Chi non ha potuto partecipare all’appuntamento ha comunque ancora la possibilità di candidarsi per uno dei 110 posti di lavoro stagionale previsti per l’estate 2025.


Lavoro stagionale: mansioni e contratto

I profili richiesti riguardano ruoli produttivi, tecnici e logistici, con mansioni che includono:


  • Conferimento e gestione della materia prima
  • Controllo qualità
  • Attività di trasformazione e confezionamento
  • Pulizia e supporto alle linee di produzione

Le assunzioni avverranno con contratto stagionale a tempo determinato, regolato dal Contratto Nazionale delle Cooperative di trasformazione prodotti agricoli. Il lavoro si svolge su turni a ciclo continuo e per candidarsi è necessario essere maggiorenni. Non è richiesta esperienza pregressa.


Perché lavorare a Ravarino

Il sito di Ravarino impiega circa 200 persone a pieno regime e ogni anno lavora fino a 80.000 tonnellate di pomodoro conferite dalle cooperative agricole locali. I prodotti ottenuti vengono commercializzati in Italia e in oltre 70 Paesi con marchi come Valfrutta, Cirio e Jolly Colombani, oltre che a marchio del distributore.

Inoltre, lo stabilimento modenese è l’unico del gruppo specializzato nella trasformazione del pomodoro biologico conferito da tutta l’Emilia-Romagna.


Come candidarsi

Chi è interessato a partecipare alla campagna del pomodoro 2025 può inviare il proprio curriculum via email all’indirizzo:

selezione@ccci.it

(specificare nell’oggetto: Campagna 2025 Ravarino)

Un’opportunità concreta per chi è alla ricerca di un’esperienza di lavoro stagionale in una realtà solida e cooperativa, punto di riferimento dell’agroalimentare italiano.

Candidature ancora aperte: non lasciarti sfuggire questa occasione!


Fonte: Gazzetta di Modena

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Eurosets non si ferma più: maxi ampliamento, nuovi reparti e 200 assunzioni in arrivo

Sono ufficialmente iniziati i lavori di ampliamento dello stabilimento produttivo di Eurosets, eccellenza del distretto biomedicale modenese e parte integrante del network di GVM Care & Research.

Il progetto rientra nel piano strategico quinquennale già approvato e prevede un investimento complessivo di 24 milioni di euro, con una durata dei lavori stimata in circa 17 mesi. Il completamento è previsto entro il 2026.


Un raddoppio degli spazi per sostenere innovazione e crescita

Attualmente lo stabilimento copre 11.500 mq: al termine dei lavori, la superficie sarà raddoppiata fino a 23.000 mq. L’ampliamento coinvolgerà tutte le aree produttive: dal magazzino materie prime a una nuova camera bianca di 1.200 mq, fino al potenziamento del reparto di assemblaggio di dispositivi elettromedicali. È prevista anche la realizzazione di un nuovo reparto Ricerca & Sviluppo, vero motore dell’innovazione in Eurosets.

Durante i lavori, la produzione non subirà interruzioni grazie al supporto del sito produttivo di San Giacomo Roncole, attivo da poco più di un anno.


Crescita anche sul piano occupazionale

Il progetto avrà importanti ricadute occupazionali: da circa 400 dipendenti attuali, l’organico è destinato a crescere fino a 600 unità nei prossimi tre anni.


“Questo progetto consentirà ad Eurosets di realizzare la crescita di fatturato prevista nel nostro piano strategico, e di ampliare il portafoglio prodotti nei settori CPB ed ECLS, in forte crescita a livello internazionale”, ha dichiarato Antonio Petralia, Vicepresidente Esecutivo e Amministratore Delegato di Eurosets.


Un ecosistema integrato tra clinica e industria

Il progetto è parte di una visione più ampia che punta a valorizzare la sinergia tra la ricerca clinica e la tecnologia biomedicale.


“Non è solo un traguardo industriale, ma il simbolo di una collaborazione strategica tra GVM Care & Research ed Eurosets. Un ecosistema integrato in cui ricerca e ingegneria si alimentano reciprocamente”, sottolinea Ettore Sansavini, Presidente di GVM Care & Research.

Un esempio concreto di questa integrazione è rappresentato dallo sviluppo di dispositivi ECLS per il supporto cardio-respiratorio extracorporeo, strumenti sempre più centrali nelle terapie intensive.


Formazione, sostenibilità e legame con il territorio

Lo stabilimento comprenderà anche un’area dedicata alla formazione per operatori sanitari e tecnici specializzati, dotata di simulatori avanzati in grado di riprodurre scenari clinici reali.

Grande attenzione anche alla sostenibilità ambientale e sociale: il nuovo edificio manterrà lo stile architettonico e i criteri ecologici dello stabilimento attuale, con classe energetica A3, impianti fotovoltaici da oltre 300 kW, illuminazione LED e sistemi di recupero delle acque piovane.

In linea con l’impegno sociale dell’azienda, priorità sarà data alle imprese del territorio per l’esecuzione dei lavori, rafforzando l’economia locale.


“Dopo il sisma del 2012, abbiamo scelto di restare. La decisione si è rivelata vincente, e oggi lo confermiamo scegliendo ancora una volta le imprese locali”, conclude Petralia.


Le imprese coinvolte

L’intervento sarà realizzato da un’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) che include:


  • EDIL.CAM S.r.l. (Cavezzo, MO) – opere edili e architettoniche
  • TRUZZI S.p.A. (Poggio Rusco, MN) – edificio prefabbricato e fondazioni
  • ERMATECH S.r.l. (San Prospero, MO) – opere meccaniche
  • SIEL IMPIANTI S.r.l. (Sustinente, MN) – impianti elettrici


La progettazione e la direzione lavori sono a cura dello studio Inhabito di Medolla (MO).


Fonte: Modena Today

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Top 30 Aziende per Numero di Dipendenti – Provincia di Modena 2023

Modena si conferma una delle province più dinamiche dell’Emilia-Romagna sul fronte imprenditoriale. A evidenziarlo è il focus sulle realtà locali realizzato nell’ambito dell’iniziativa Top 100 Aziende, che fotografa lo stato del tessuto produttivo modenese al 31 dicembre 2023.



Quasi 17mila unità locali, in crescita

Nel 2023, le unità locali attive (cioè le sedi operative o filiali di imprese) nella provincia di Modena hanno raggiunto quota 16.975, segnando un +2,1% rispetto all’anno precedente.

Ecco come si distribuiscono le sedi delle imprese da cui dipendono queste unità locali:

  • 66,5% (11.292 unità) imprese con sede a Modena
  • 12,8% (2.171 unità) imprese con sede in Emilia-Romagna, fuori Modena
  • 16,8% (2.852 unità) imprese con sede in altre regioni italiane
  • 0,6% (97 unità) imprese con sede all’estero


La forma giuridica delle imprese

La maggioranza delle unità locali è controllata da:

  • Società di capitali: 65,1%
  • Società di persone: 13,4%

Questo conferma la prevalenza di strutture aziendali organizzate e orientate alla crescita.




Le aziende con più dipendenti nel 2023

Analizzando i bilanci relativi all’esercizio 2023, ecco le aziende con il maggior numero di dipendenti nella provincia di Modena:



  1. Ferrari – Maranello – Autoveicoli – 4.637 dipendenti
  2. Chef Express – Castelvetro – Bar e altri esercizi – 3.817 dipendenti
  3. Roadhouse – Castelvetro – Ristorazione – 3.374 dipendenti
  4. Gulliver – Modena – Assistenza sociale – 2.132 dipendenti
  5. Domus Assistenza – Modena – Assistenza sociale – 1.893 dipendenti
  6. Coop Facchini – Modena – Movimento merci – 1.576 dipendenti
  7. CPL – Concordia – Installazione impianti – 1.563 dipendenti
  8. Ges.Car – Castelvetro – Lavorazione carne – 1.474 dipendenti
  9. Salumifici Granterre – Modena – Prodotti a base di carne – 1.418 dipendenti
  10. Marazzi Group – Sassuolo – Fabbricazione piastrelle – 1.318 dipendenti
  11. Maserati – Modena – Autoveicoli – 1.239 dipendenti
  12. Progetto Lavoro – Modena – Servizi logistici – 1.172 dipendenti
  13. Tetra Pak – Modena – Macchine automatiche – 1.063 dipendenti
  14. Inalca – Castelvetro – Lavorazione carne – 1.039 dipendenti
  15. Florim Ceramiche – Fiorano – Fabbricazione piastrelle – 1.029 dipendenti
  16. Seta – Modena – Trasporti terrestri – 1.020 dipendenti
  17. Exelite – Carpi – Confezioni – 884 dipendenti
  18. Game 7 – Carpi – Commercio al dettaglio – 773 dipendenti
  19. Kerakoll – Sassuolo – Prodotti chimici – 765 dipendenti
  20. Vaimo – Modena – Ristorazione – 762 dipendenti
  21. Panariagroup – Finale – Fabbricazione piastrelle – 751 dipendenti
  22. CPC – Modena – Fabbricazione stampi – 732 dipendenti
  23. Twinset – Carpi – Maglieria – 675 dipendenti
  24. System Ceramics – Fiorano – Fabbricazione macchine – 674 dipendenti
  25. Rossi – Modena – Organi di trasmissione – 630 dipendenti
  26. CMB – Carpi – Costruzione edifici – 610 dipendenti
  27. Ospedale Sassuolo – Sassuolo – Ospedali – 602 dipendenti
  28. Italpizza – Modena – Pizza confezionata – 564 dipendenti
  29. Eternoo – Modena – Commercio all’ingrosso – 553 dipendenti
  30. Iperceramica – Fiorano – Commercio al dettaglio – 548 dipendenti



Un territorio che cresce e si evolve

La fotografia del 2023 conferma che Modena non solo è sede di eccellenze industriali di livello internazionale (come Ferrari), ma vanta anche una solida presenza nei settori dei servizi, della ristorazione, dell’assistenza e della logistica. Un mix di tradizione, innovazione e forte radicamento territoriale.

Modena si dimostra così non solo un motore industriale, ma anche un laboratorio di coesione sociale e impresa diffusa.

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Opportunità di lavoro nel settore ambientale: Aliante Cooperativa Sociale assume a Modena

Aliante Cooperativa Sociale, realtà attiva dal 1993, lancia una nuova campagna di assunzioni per rafforzare il proprio Settore Ambientale. L’obiettivo è chiaro: potenziare l’organico per migliorare l’efficienza nella gestione dei servizi e rafforzare la presenza sul territorio.

Con una solida vocazione all’inclusione sociale, Aliante si distingue per il suo impegno quotidiano a favore delle persone in situazione di svantaggio. L’approccio è collettivo e collaborativo: soci e lavoratori operano in sinergia per garantire servizi di qualità e creare nuove opportunità occupazionali.


Un settore in crescita e continuo sviluppo

Nel corso degli anni, l’ambito ambientale ha assunto un ruolo centrale nelle attività della cooperativa. Non si tratta solo di raccolta rifiuti, ma di un’ampia gamma di interventi che comprendono:


  • trasporto e conferimento ai centri di compostaggio
  • gestione di ecocentri
  • pulizia di parchi, strade e aree pubbliche
  • servizi di spazzamento manuale e meccanizzato
  • attività su misura per le esigenze specifiche dei clienti, sia pubblici che privati

Tutti i servizi sono svolti con l’impiego di mezzi ecologici, attrezzature silenziose e soluzioni tecnologiche avanzate, con una costante attenzione alla sicurezza degli operatori.


Inclusione e sostenibilità al centro della mission

“La nostra cooperativa è guidata dai valori dell’equità e della sostenibilità – afferma Cristina Bertolini, presidente di Aliante – e promuove l’inserimento lavorativo di persone fragili come previsto dalla legge 68/99. Vogliamo rispondere concretamente ai bisogni del territorio offrendo servizi che generano valore sociale e nuove possibilità di occupazione.”

Solo nel 2024, il Settore Ambientale ha impiegato 167 persone, di cui ben 52 in condizioni di svantaggio. Aliante punta ora a un ulteriore salto di qualità, con una pianificazione sempre più precisa, l’introduzione di nuove tecnologie gestionali e il rafforzamento del monitoraggio operativo.


Posizioni aperte: ecco i dettagli

La cooperativa è alla ricerca di nuovi operatori e operatrici ecologici per attività di raccolta rifiuti nell’area di Modena e Terre di Castelli.

Sede operativa: Castelnuovo Rangone (MO)

Orario di lavoro: full-time, 38 ore settimanali distribuite su 6 giorni

Requisiti richiesti:

  • Patente B e mezzo proprio
  • Disponibilità a lavorare su turni (mattina, pomeriggio, sera)
  • Residenza entro 10-15 km dalla sede

Si offre contratto a tempo determinato con possibilità di stabilizzazione, in un ambiente attento al benessere dei lavoratori e alla qualità del servizio.

Per candidarsi: inviare il curriculum a selezioni@aliantecoopsociale.it

L’annuncio è rivolto a candidati di entrambi i sessi, in conformità al D.Lgs 198/2006.


Fonte: Modena Today

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Nuovo supermercato Eurospar a Carpi: ancora aperte le selezioni per 50 posizioni

A Carpi sono ufficialmente iniziate le selezioni per il personale del nuovo supermercato Eurospar, che aprirà nell’area dell’ex sede Blumarine, in viale Manzoni. La nuova apertura porterà circa 50 nuove opportunità lavorative e sono numerose le figure professionali ricercate. I prossimi colloqui si terranno dal 27 al 30 maggio 2025, e la fase di candidatura è ancora aperta.

"Carpi ha un valore strategico per noi – spiega Alessandro Urban, Direttore Regionale Despar Nord per l’Emilia-Romagna – perché qui abbiamo mosso i primi passi importanti con il marchio Interspar nella regione, ottenendo risultati molto positivi. Con Eurospar vogliamo offrire lo stesso livello di qualità, in un formato pensato per integrarsi nel tessuto urbano con servizi comodi e accessibili. Siamo entusiasti di questa nuova apertura e curiosi di conoscere il team che ci accompagnerà in questa avventura."



La crescita di Despar Nord in Emilia-Romagna

Il 2024 ha visto Despar Nord rafforzare ulteriormente la propria presenza in Emilia-Romagna, grazie a investimenti mirati sia sull’espansione della rete vendita che sul supporto alle filiere locali e a progetti a sfondo sociale. L’azienda ha chiuso l’anno con un fatturato al pubblico di 409 milioni di euro nella regione, segnando un incremento del 7,1% rispetto all’anno precedente.

Questo risultato è stato possibile anche grazie a un piano di investimenti da oltre 34 milioni di euro, che ha portato all’apertura di otto nuovi supermercati: quattro a gestione diretta (tra cui quelli di San Giorgio di Piano, Spilamberto, Castelnuovo Rangone e Guastalla) e quattro affiliati (a Ferrara, Cervia e Forlimpopoli). Inoltre, sono stati ristrutturati tre punti vendita già esistenti.

Attualmente, la rete Despar in Emilia-Romagna conta 87 supermercati, suddivisi tra 32 a gestione diretta e 55 affiliati.



Nuove aperture in arrivo

“L’Emilia-Romagna è per noi un territorio strategico e in continua evoluzione – aggiunge Urban –. Dopo i traguardi del 2024, prevediamo nuove aperture nelle province di Bologna, Modena e Ravenna. Il nostro obiettivo resta quello di crescere in sinergia con le comunità locali, mantenendo alta la qualità e valorizzando le eccellenze del territorio. È anche grazie alle collaborazioni e alle sponsorizzazioni che continuiamo a rafforzare il nostro legame con questa regione, che ci offre opportunità e persone straordinarie.”


Fonte: Modena Today

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Lavori del Futuro: Quali Professioni Cresceranno e Come Prepararsi

Stai cercando di capire quale direzione prendere dopo la scuola? Sei un genitore o un insegnante e vuoi aiutare i ragazzi a fare scelte intelligenti per il loro futuro? Allora sei nel posto giusto. Nei prossimi anni ci saranno milioni di nuove opportunità nel mondo del lavoro, soprattutto in ambiti legati alla tecnologia, alla sostenibilità e ai servizi.



Oltre 3 milioni di nuovi posti entro il 2028

Secondo il Sistema Informativo Excelsior, tra il 2024 e il 2028 l’Italia avrà bisogno di 3,4–3,9 milioni di nuovi lavoratori. Una parte andrà a sostituire chi andrà in pensione, ma tanti posti nasceranno anche grazie allo sviluppo di settori innovativi. I servizi saranno il cuore pulsante del mercato, ma anche industria e agricoltura continueranno a offrire opportunità.



I mestieri più cercati

Ecco dove ci sarà più domanda:


?? Tecnici specializzati e STEM

Quasi 4 assunzioni su 10 riguarderanno dirigenti, tecnici e specialisti, soprattutto con competenze in Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Se ti interessano robotica, programmazione o energie rinnovabili, questo è il momento giusto per iniziare.


?? Esperti digitali

Circa 920mila posti saranno legati alla digitalizzazione. Cybersecurity, intelligenza artificiale, cloud e big data sono parole chiave per i prossimi anni. Studiare informatica o frequentare un ITS può fare davvero la differenza.


?? Professioni green

Con la transizione ecologica in corso, si stima un bisogno di 2,4 milioni di lavoratori con competenze ambientali. Dall’edilizia sostenibile alla gestione energetica, la domanda è in forte crescita.



Competenze su cui puntare

Digital skills

Saper usare strumenti digitali non è più un optional. Che tu voglia fare l’informatico o il designer, è importante avere familiarità con software, dati e sicurezza online.

Green skills

Le aziende cercano sempre più persone capaci di lavorare in modo sostenibile, riducendo gli sprechi e rispettando l’ambiente. È un approccio utile in ogni ambito, dall’ingegneria all’agricoltura.



Quali studi scegliere?

  • STEM: le competenze scientifiche e tecnologiche saranno sempre più richieste.
  • ITS Academy: percorsi brevi e pratici che portano subito al lavoro.
  • Diplomi tecnici: in aree come informatica, meccatronica, ambiente ed energia.


Un futuro trainato da AI e PNRR

Due grandi forze stanno trasformando il mercato: il PNRR, con i suoi investimenti in digitale e infrastrutture, e l’Intelligenza Artificiale, che è già entrata nel lavoro quotidiano di molte aziende. Capirne le basi è un vantaggio competitivo.



Scegli oggi, costruisci domani

Il mondo del lavoro sta cambiando in fretta, ma offre anche tantissime possibilità. Investire nelle giuste competenze — soprattutto digitali e green — è il modo migliore per prepararsi. Le tue scelte scolastiche di oggi sono le fondamenta della carriera di domani.


Fonte: Excelsiorienta