Mercato del lavoro: Dati sulla provincia di Modena Gen-Apr 2022

Monica Montanari 12/05/2022 Blog

MERCATO DEL LAVORO MODENA 2022

Analisi dei dati del mercato del lavoro nella provincia di Modena per il primo quadrimestre 2022.

Da circa vent’anni Unioncamere e ANPAL, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, hanno istituito il Sistema informativo EXCELSIOR, con l’obiettivo di fornire una visione globale del mercato del lavoro, focalizzandosi sulle entrate programmate mensilmente dalle imprese e sulle tendenze occupazionali tramite rilevazioni mensili sulle informazioni raccolte dalle Camere di Commercio nazionali. I Bollettini Excelsior forniscono una raccolta chiara ed esaustiva dei dati relativi all’occupazione, alla formazione e alle richieste dal mercato del lavoro. In questo report noi considereremo solo i dati della provincia di Modena. 

Difficoltà di Reperimento  

Una prima analisi evidenzia un dato nettamente in crescita rispetto all’ultimo quadrimestre 2021, relativo alla difficoltà di reperimento di lavoratori. Nel primo quadrimestre 2022 la difficoltà di reperimento sale al 46% rispetto al 39% del quadrimestre precedente.  

Considerando quindi una richiesta nella provincia di Modena di 22.480 entrate, la difficoltà di reperimento riguarderebbe 10.340 entrate programmate. Le motivazioni che giustificano questo gap tra domanda e offerta sono due: mancanza di candidati e preparazione inadeguata dei candidati disponibili; ad aumentare le divergenze tra aziende e candidati si aggiunge anche il livello di esperienza richiesta sia nella professione specifica che nel settore.  

Le aree aziendali con maggiore difficoltà di reperimento sono:  

  • Dirigenti, Professioni con elevata specializzazione e Tecnici
  • Operai Specializzati e Conduttori di impianti e macchine

Per entrambe le categorie la difficoltà di reperimento è principalmente dovuta alla mancanza di candidati e secondariamente alla preparazione inadeguata dei candidati.   

Di seguito sono riportate le professioni con maggiore difficoltà di reperimento in provincia di Modena 

  • Specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche  
  • Farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita  
  • Conduttori di mezzi di trasporto 
  • Specialisti in formazione e Insegnanti 
  • Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici  
  • Progettisti, ingegneri e professioni assimilate 
  • Medici e altri specialisti della salute  

Analisi delle entrate programmate  

L’analisi delle entrate programmate, relative al primo quadrimestre 2022 nella provincia di Modena, si articola in una prima grande suddivisione in aree aziendali. Le due macro-aree principali sono rappresentate dalle Aziende di Servizi e dalle Industrie, che rappresentano rispettivamente il 55% e il 45% delle entrate. Il dato rappresenta una realtà locale molto diversa dalla realtà nazionale in cui le aziende di servizi rappresentano il 67%, questo perché il tessuto economico modenese e più in generale emiliano si caratterizza di aziende  Metalmeccaniche, Tessili e Alimentari.

Continuando l’analisi per aree aziendali le statistiche presentano una netta prevalenza dell’area produzione di beni ed erogazione di servizi, che da sola rappresenta il 41% delle offerte di posti di lavoro. Al secondo posto ma con un netto distacco troviamo l’Area tecnica e della progettazione che copre il 18% delle richieste di lavoratori.  

Una seconda suddivisione riguarda i gruppi professionali (cinque in totale). I dati rilevano una richiesta nettamente superiore per gli Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (40%) e a seguire Dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici (21%) 

Dati completamente diversi da quelli nazionali che vedono una richiesta omogenea tra tutti i gruppi professionali, tranne per le professioni non qualificate generano una richiesta di entrate pari solo al 13%.   

Infine, per quanto riguarda le singole professioni, le posizioni più richieste in provincia di Modena durante il primo quadrimestre 2022 sono:  

  • Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici  
  • Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche 
  • Tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale  
  • Personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone  
  • Conduttori di mezzi di trasporto  

Il Bollettino prende in esame anche le tipologie di contratto offerte ai lavoratori in entrata. In tal senso, è da sottolineare l’aumento di 6 punti percentuali dell’offerta di contratti a tempo determinato che nel mese di gennaio rappresentava il 35% mentre nel mese di aprile copriva il 41% del personale inserito in azienda; in aumento di 4 punti percentuali anche il contratto di apprendistato che ad aprile ha rappresentato l’8% dei contratti sottoscritti. 

Giovani e lavoro  

Il Bollettino Excelsior pone da sempre particolare attenzione alla valutazione del lavoro giovanile, intendendo per lavoro giovanile le entrate previste per ragazzi entro i 29 anni d’età 

La percentuale di richiesta di giovani nelle aziende Modenesi rappresenta il 30% delle entrate totali, un dato nettamente migliore del dato nazionale che è solo 24%. Rispetto ai primi mesi la richiesta di giovani nel mondo del lavoro è in aumento e si prevede che continuerà a crescere anche nei prossimi mesi. 

Questo fenomeno positivo potrebbe essere dovuto alla grande difficoltà che affrontano le aziende nel trovare personale adeguato. La difficoltà di reperimento (46%) sta spingendo le aziende a diminuire l’esperienza richiesta per le posizioni lavorative, passata da 68% al 64% ad aprile, dando la possibilità a molti più giovani, qualificati ma con poca esperienza, di essere tenuti in considerazione nel percorso di selezione. 

Un dato molto particolare, che è in contrapposizione con l’ammontare delle entrate relative ai vari gruppi occupazionali, è la richiesta di personale senza titolo di studio che rappresenta il 33% delle entrate. Le richieste di laureati rappresentano solo il 15% del totale delle posizioni lavorative aperte, mentre i diplomati di secondo grado il coprono il 30% delle entrate e i titolari di diploma professionale il 22%. 

Tenendo in considerazione i dati relativi alle entrate per titolo di studio, vi segnaliamo gli indirizzi di specializzazione più richiesti nel primo quadrimestre 2022 nella provincia di Modena 

Per quanto riguarda il livello di istruzione universitario i campi di specializzazione più richiesti sono:   

   – Ingegneria industriale          – Economia          – Ingegneria Elettronica         – Ingegneria Civile                                                                         – Scienze matematiche, fisiche e informatiche 

Mentre gli indirizzi più richiesti per il diploma secondario sono:  

    – Amministrazione, finanza e marketing          – Meccanica, meccatronica ed energia         – Elettronica ed Elettrotecnica                 – Socio-sanitario          – Trasporti e logistica   

Per quanto riguarda infine l’istruzione professionale l’area d’interesse principale è l’indirizzo meccanico che rappresenta il 37% delle richieste di personale con titolo professionale, seguito dalla ristorazione e dall’indirizzo elettrico. 

I primi mesi del 2022 mostrano uno scenario del mondo del lavoro con tendenze contrapposte, che portano ad aspettative della domanda e dell’offerta sempre più divergenti e creano una difficoltà di reperimento del personale sempre più marcata

Il mondo del lavoro 2022 dà più importanza all’esperienza del lavoratore che al titolo di studio, favorendo quindi chi ha fatto percorsi di studio più brevi rispetto a chi ha conseguito una laurea (15%). Questa logica è in totale contrapposizione con le richieste di entrate nel mercato che prevedono il 24% di assunzioni di giovani under 29 per posizioni dirigenziali, professioni con elevata specializzazione e tecnici.  Opposta è la situazione quando si esamina la richiesta di personale senza nessun titolo. Le entrate di personale senza titolo di studio ammontano al 33% del totale mentre le offerte di lavoro per posizioni non qualificate sono solo il 13% del totale.  

Facendo una considerazione, con dati alla mano, il mercato del lavoro si trova con un esubero di richiesta di lavoratori senza titolo di studio rispetto alle posizioni senza qualifica, che dovranno essere allocati in posizioni più titolate. Allo stesso tempo le aziende richiedono un’entrata di giovani in posizioni estremamente rilevanti che necessitano un percorso di studi universitario e allo stesso tempo richiedono l’esperienza nell’80-85% dei casi, che per un giovane che ha conseguito una laurea è impossibile avere maturato. 

 

Consulta direttamente il Bollettino Excelsior