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CPL Concordia inaugura un nuovo edificio presso la sede centrale per potenziare l'efficienza e l'innovazione

CPL Concordia ha rafforzato la propria presenza sul territorio con l'espansione della sede principale di Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena, con l'inaugurazione di una nuova palazzina dedicata allo stoccaggio dei principali componenti degli impianti energetici.

Questa nuova struttura, che si estende su una superficie complessiva di 4.800 mq, di cui 2.400 mq coperti e 2.400 mq scoperti, rappresenta un investimento strategico per ottimizzare la gestione logistica e migliorare l'efficienza operativa dell'azienda.

L'obiettivo è rafforzare ulteriormente le operazioni aziendali, consolidando la presenza storica di CPL Concordia in Emilia-Romagna e rendendo l'azienda più competitiva nel settore energetico.

Il Presidente di CPL Concordia, Paolo Barbieri, ha dichiarato che l'inaugurazione rappresenta un segnale concreto dell'impegno dell'azienda nel investire sul territorio, consolidando la sua presenza storica e guardando al futuro con determinazione. Ha sottolineato come l’azienda stia crescendo nel campo delle forniture di impianti ad alto valore tecnologico e nelle tecnologie rinnovabili, ambiti che considera strategici per il futuro del paese.

La realizzazione di questa nuova palazzina si inserisce in un progetto più ampio di sviluppo e innovazione che mira a contribuire alla transizione ecologica e alla sostenibilità del settore energetico.

All'evento inaugurale hanno partecipato il Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega a Sviluppo economico, green economy ed Energia, Vincenzo Colla, le sindache di Concordia, Marika Menozzi, e di San Possidonio, Veronica Morselli. Vincenzo Colla ha espresso soddisfazione per questo investimento, definendolo un chiaro esempio del dinamismo e della capacità imprenditoriale che caratterizza l'Emilia-Romagna. Ha anche evidenziato come questo progetto rappresenti un contributo significativo alla transizione ecologica, settore in cui il territorio sta sviluppando soluzioni tecnologiche all'avanguardia, che generano innovazione sostenibile e crescita. Secondo Colla, l'inaugurazione conferma che lo sviluppo economico, la tutela ambientale e la responsabilità sociale possono andare di pari passo, contribuendo a garantire un futuro equo e competitivo.

La sindaca di Concordia, Marika Menozzi, ha sottolineato l'importanza di quest'investimento per il territorio, definendolo un segnale positivo di come sia possibile coniugare crescita economica, riqualificazione urbana e attenzione all'ambiente. Ha apprezzato il fatto che CPL Concordia abbia deciso di investire in un'area che era rimasta inutilizzata per decenni, trasformandola in un centro di innovazione e sostenibilità.

Menozzi ha inoltre ringraziato il Presidente di CPL Concordia, il Consiglio di Amministrazione e tutto il personale per aver scelto di continuare a investire nella sua comunità, contribuendo in modo concreto allo sviluppo del territorio e rafforzando il legame con la città.


Fonte: ModenaToday

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Ex Bellco, Mozarc cede a NorrDia e TianYi Medical: i nuovi proprietari e le prospettive per i dipendenti

La vicenda della crisi dell’azienda biomedicale di Mirandola, che in passato faceva parte dell'ex Bellco, si è conclusa con l’acquisizione delle sue attività nel settore acuto da parte di NorrDia/TianYi Medical. Quest'ultima è una partnership tra un'azienda cinese, TianYi Medical, e una svedese, NorrDia, fondata da ex manager della Gambro.

La proposta di acquisizione di NorrDia/TianYi Medical ha battuto la concorrenza di altre due offerte, quelle del Consorzio Frattini e della BCI, e si è dimostrata la più solida secondo i sindacati e gli esperti coinvolti.

La proposta è stata ritenuta la migliore in termini di velocità di attuazione, chiarezza e solidità degli investitori.

Il comunicato di Mozarc Medical, la compagnia proprietaria delle attività di Mirandola, spiega che l’offerta di NorrDia/TianYi Medical rispetta i criteri stabiliti in precedenza dal governo regionale, nazionale, dai comitati aziendali e dai sindacati.

Questi criteri includevano la solidità finanziaria, una strategia aziendale chiara, la capacità di garantire soluzioni occupazionali per i dipendenti e una tempistica di realizzazione rapida. Mozarc ha ritenuto che l’acquisizione da parte di NorrDia/TianYi fosse nel miglior interesse dei dipendenti e della comunità di Mirandola, in quanto l'acquirente intende costruire, sviluppare e far crescere il sito come uno dei principali centri operativi e di ingegneria della propria struttura globale.

L'acquisizione si concentrerà principalmente sulla cura renale in contesti acuti e cronici.

La due diligence effettuata da Mozarc in collaborazione con l'advisor esterno Sernet ha esaminato attentamente la stabilità finanziaria e la strategia aziendale di ciascuna proposta, nonché la capacità di garantire soluzioni occupazionali per i lavoratori di Mirandola.

L’accordo è stato sostenuto anche da Ven Manda, CEO di Mozarc Medical, che ha espresso fiducia nella solidità della proposta di NorrDia/TianYi Medical per garantire il successo futuro del sito.

TianYi Medical è un'azienda conosciuta per le sue innovazioni nel campo delle tecnologie mediche, specializzata in dispositivi e soluzioni per la dialisi e per acuti. Ha una forte presenza internazionale, servendo oltre 50 Paesi con prodotti che soddisfano rigorosi standard globali.

NorrDia, con sede a Lund, Svezia, è focalizzata sulle cure renali acute e croniche, e investe fortemente nell'innovazione in ambito medico e biotecnologico.

L'acquisizione di Mirandola offrirà l’opportunità di mantenere e sviluppare il futuro industriale del sito e garantire la continuità occupazionale per i lavoratori.

Mozarc e NorrDia/TianYi Medical ora procederanno con la chiusura dell’operazione, che richiederà alcuni mesi per rispettare le normative locali e italiane, prima che l’acquisizione diventi effettiva.


Fonte: Gazzetta di Modena

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Alla scoperta di Acetum, l’impresa che porta l’aceto balsamico negli Stati Uniti e in Australia.

L’aceto balsamico è un prodotto iconico della tradizione culinaria italiana, apprezzato in tutto il mondo. Esistono due varianti principali: DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta), differenziate dal tempo di invecchiamento, che è di almeno 12 anni per il DOP e di 60 giorni per l’IGP.

Acetum S.p.A. Società Benefit, fondata all'inizio degli anni Novanta, è un'azienda che ha giocato un ruolo fondamentale nell'internazionalizzazione dell’aceto balsamico, esportandolo in paesi come Stati Uniti e Australia.

Nel 2017, è entrata a far parte del gruppo internazionale Associated British Food plc, che l'ha supportata con investimenti significativi, consolidando ulteriormente la sua posizione globale. Oggi, Acetum ha quattro sedi, con la principale a Cavezzo, su una superficie di 40.000 metri quadrati, e si distingue per un forte impegno verso la sostenibilità.

L’azienda è certificata “B Corp”, un riconoscimento internazionale che attesta il suo impegno nel creare valore non solo per gli azionisti, ma anche per i dipendenti, le comunità, l'ambiente e i clienti. Questa certificazione viene rilasciata solo alle aziende che raggiungono elevati standard nelle aree di governance, dipendenti, comunità, ambiente e relazioni con clienti e fornitori.

Acetum si impegna anche nella sicurezza dei propri dipendenti, mirando a ridurre malattie professionali e infortuni sul lavoro difatti, con oltre 270 dipendenti, l'azienda è radicata nel territorio e organizza eventi pubblici, creando occasioni di incontro tra cittadini e lavoratori.

Inoltre, promuove pratiche produttive ecologiche e innovazioni a basso impatto ambientale, contribuendo alla transizione verso un’economia a zero emissioni, un esempio concreto di questo impegno è il progetto Cycle4green, che ricicla gli scarti di carta generati durante l'etichettatura delle bottiglie, riutilizzandoli per produrre nuove bobine di carta, completando un ciclo virtuoso di riciclo.


Fonte: Gazzetta di Modena

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Maserati, produzione sospesa: i lavoratori a casa fino a (almeno) metà marzo.

La speranza dei lavoratori Maserati di tornare al lavoro a febbraio è svanita.

Durante un incontro con le rappresentanze sindacali, l'azienda ha comunicato che la produzione non riprenderà significativamente, con il mese di febbraio previsto a zero ore per la maggior parte dei lavoratori.

La Fiom Cgil di Modena ha annunciato che fino alla metà di marzo i dipendenti non entreranno in fabbrica, completando il terzo mese consecutivo di cassa integrazione.

Nel 2024, la produzione è stata molto bassa, con appena 200 auto prodotte, e l'occupazione è diminuita, con 150 lavoratori in meno tramite uscite incentivate e molte dimissioni volontarie, anche se l'atelier è quasi completato, non basterà per una ripresa significativa.

Il sindacato denuncia la mancanza di investimenti e chiede nuove opportunità per Modena, con nuovi modelli su cui lavorare, sottolineando che "il cuore" di Maserati sta battendo troppo piano.


Fonte: ModenaToday

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CNH presenta il premio di risultato per i dipendenti relativo all'anno 2024

Durante un incontro con le Organizzazioni Sindacali, CNH ha presentato i valori del premio di risultato che verrà erogato a tutti i dipendenti delle Società del Gruppo in Italia con l’accordo applicabile. Il premio, che sarà incluso nelle buste paga di febbraio, è legato alle performance aziendali nel 2024 e si basa su indicatori che premiano il contributo dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi di competitività e redditività.


Nel 2024, il premio è stato esteso anche ai siti di Sampierana a Cesena e San Piero in Bagno, per il periodo aprile-dicembre. Grazie ai buoni risultati in produttività, puntualità nelle consegne, qualità del prodotto e alla riduzione degli infortuni, i dipendenti (anche quelli non direttamente coinvolti nella produzione) riceveranno un premio con importi che variano tra 700 e 2.480 euro lordi.


CNH Industrial è un leader globale nei settori dei macchinari, delle tecnologie e dei servizi, con marchi come Case IH, New Holland, CASE e New Holland Construction Equipment, che offrono soluzioni per l'agricoltura e le costruzioni. Inoltre, l’azienda investe in tecnologie innovative e sostenibili per aumentare la produttività e la competitività globale.


Fonte; ModenaToday

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System Logistics, raggiunto l’accordo con i dipendenti: aumenti salariali e riduzione dell’orario di lavo

Il rinnovo del contratto integrativo della System Logistics, azienda con sede a Fiorano, è stato concluso dopo mesi di trattative tra la Fiom-Cgil e la direzione aziendale.

Il nuovo contratto prevede significativi miglioramenti per i lavoratori, tra cui un aumento salariale.

A partire da subito, ci sarà un adeguamento di 10-20 euro lordi mensili, con un incremento di 100 euro lordi mensili per tutti i lavoratori, che entrerà in vigore da gennaio 2026.


Il contratto si concentra anche sul miglioramento dei diritti dei lavoratori neogenitori e sulla parità di genere. È previsto un welfare aggiuntivo di 500 euro all’anno fino al sesto anno di età del figlio, oltre a un bonus di 500 euro in caso di nascita di un figlio. Inoltre, il congedo di paternità è stato esteso a 14 giorni, retribuiti al 100%, e sono stati introdotti diritti di accesso al part-time e/o allo smart working per i genitori con figli piccoli.


Un’altra novità importante riguarda l'introduzione di un monte ore di permessi aggiuntivi, a carico dell'azienda, per visite mediche proprie o dei figli, anche in caso di esaurimento delle ore personali. Inoltre, è stato attivato un percorso per la certificazione della parità di genere, con la possibilità di proporre iniziative per migliorarla ogni anno. È stato previsto anche un piano di stabilizzazione per i lavoratori interinali, che, in base all’anzianità, avranno priorità nelle assunzioni a tempo indeterminato, senza nuove assunzioni esterne.


Un altro cambiamento significativo riguarda l'orario di lavoro: dal 1° gennaio 2025, l'orario settimanale sarà ridotto a 39 ore effettive, retribuite 40. Inoltre, l’uscita del venerdì sarà anticipata alle 16, grazie all'uso parziale dei Par e a un'integrazione aziendale al 100% per le ore mancanti.


La Fiom-Cgil e la RSU aziendale hanno espresso soddisfazione per i risultati ottenuti, evidenziando l'importanza di relazioni costruttive tra sindacato e azienda. Nonostante la crisi economica che sta colpendo il paese e in particolare il distretto sassolese, l'accordo raggiunto rappresenta un risultato concreto e positivo per i lavoratori. System Logistics occupa circa 430 dipendenti diretti a Fiorano, oltre a 50 lavoratori interinali, ai quali verranno applicati integralmente i benefici del contratto. L'azienda fa parte di un gruppo internazionale con quasi 1.000 dipendenti complessivi.


Fonte: Gazzetta di Modena

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L'azienda Belotti assume 15 persone a Modena: ecco i ruoli e le modalità di candidatura

L'azienda bergamasca Belotti, specializzata nella progettazione e produzione di centri di lavoro a controllo numerico, ha avviato una selezione per 15 nuovi profili tecnici presso la sua sede di Modena, in via Cassiani 173, nel quartiere Sacca.

Le posizioni aperte includono:

  • Tecnici trasfertisti: per l'installazione e manutenzione dei centri di lavoro a livello globale.
  • Cablatori elettrici: per il montaggio e cablaggio degli impianti elettrici delle macchine CNC.
  • Montatori meccanici: per l'assemblaggio e collaudo dei componenti meccanici delle macchine.

L’unità di Modena comprende un’area produttiva, un’area after-sales per la riparazione di elettromandrini e un Innovation Hub per lo sviluppo di soluzioni innovative nel settore della lavorazione di materiali avanzati. L'azienda cerca candidati dinamici, con competenze tecniche e attitudine al problem-solving, che siano disposti a lavorare in team e a fare trasferte.

Belotti offre un contesto innovativo, con opportunità di crescita professionale e formazione continua. I nuovi assunti lavoreranno su progetti per aziende internazionali nei settori automotive, aerospaziale, nautico, e altri ambiti industriali.

L'apertura di questa sede a Modena fa parte del piano di sviluppo del CEO Umberto Belotti, che mira a potenziare la capacità produttiva e a consolidare la presenza nella Motor Valley, un'area industriale tecnologicamente avanzata.

Gli interessati possono inviare il loro CV all’indirizzo i.finardi@belotti.com e trovare ulteriori dettagli sul sito di Belotti.




Fonti Belotti Spa e Gazzetta di Modena
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Modena, difficoltà di reperimento per operai specializzati e tecnici: i dati Excelsior

Secondo l’indagine Excelsior, il 52,7% delle aziende modenesi riscontra difficoltà nell’assumere personale qualificato, con gli operai specializzati (70,9%) e le professioni tecniche (64,2%) in cima alla lista delle figure più difficili da reperire. Particolarmente critiche sono le ricerche di operai nelle attività poligrafiche (89,7%), specialisti nelle scienze della vita (83,5%), medici per strutture private (81,9%), operai addetti alle rifiniture delle costruzioni (80,1%) e tecnici informatici e telematici (78,1%).


Il bilancio occupazionale 2024

Nel 2024, le assunzioni nel Modenese sono calate del 4,9% rispetto al 2023, con 75.100 nuovi ingressi dichiarati dalle imprese (-3.840). Nonostante la flessione, i numeri rimangono superiori al 2019 (+11,1%). Quasi la metà delle nuove assunzioni ha riguardato contratti a tempo determinato.


Andamento per settori economici

L’industria registra il calo più significativo, con una riduzione del 14,7% nelle assunzioni (-3.890) pur rimanendo il settore dominante (30,1% dei nuovi addetti). Anche i servizi alle imprese (-7,7%) e, in particolare, i trasporti e la logistica (-19%) evidenziano difficoltà. Di contro, si segnala una crescita nel commercio (+9,3%), nei servizi alle persone (+3,9%) e nelle costruzioni (+1,8%), mentre il turismo mostra un calo più contenuto (-3,3%).

Questi dati sottolineano la necessità di strategie mirate per colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro, in particolare attraverso programmi di formazione e riqualificazione per le figure più richieste.


Fonte Rapporto Excelsior e Gazzetta di Modena

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Il manager Gian Luca Sghedoni fa concorrenza all’azienda di famiglia: diventa azionista unico di Litokol e sfida Kerakoll

Il figlio di Romano Sghedoni, fondatore di Kerakoll, lasciò l’azienda di famiglia nel 2019 per dissidi interni e contrasti. Ora con la Litokol di Rubiera (Reggio Emilia) punta all’innovazione e alla creatività

Litokol contro Kerakoll, due aziende che da oggi non sono più solo concorrenti nel settore dei collanti per ceramiche, ma è anche una sfida in famiglia. Gian Luca Sghedoni, dopo una vita all’interno di Kerakoll, fondata nel 1968 dal padre Romano, è diventato infatti azionista unico di Litokol Spa, azienda di Rubiera che progetta e realizza prodotti per la posa di pavimenti e rivestimenti.

«L’acquisizione atto di fiducia verso il futuro del settore»

Sei mesi fa, a fare notizia, era stato l'incarico di amministratore delegato assunto da Sghedoni in Litokol, un ruolo che aveva ricoperto per quasi vent’anni anche in Kerakoll, la concorrente modenese. «In Litokol ho individuato una realtà imprenditoriale di eccellenza, focalizzata su ricerca tecnologica e forte di alti profili professionali. Il mio obiettivo è quello di sviluppare un ambizioso progetto di crescita - afferma ora Sghedoni - L’acquisizione di Litokol è un atto di fiducia verso il futuro del settore della posa di superfici che, per troppo tempo, è rimasto privo di innovazione. Il nostro obiettivo è creare un ambiente dove creatività scientifica e talento individuale possano prosperare, generando soluzioni che ridefiniscano gli standard». Fondata nel 1968 (lo stesso anno di Kerakoll) e guidata per oltre 40 anni da Luciano Cottafavi, Litokol conta circa 650 dipendenti, con un fatturato globale intorno ai 100 milioni di euro nel 2023. Il processo di internazionalizzazione ha permesso a Litokol di generare l'80% del suo fatturato sui mercati esteri, dove è presente in paesi come Cina, Ucraina, Grecia, Armenia e, più recentemente, India.


Fonte

Corriere della Sera