L’azienda modenese, che celebra quest’anno il 75° anno di attività, ha messo a disposizione le proprie soluzioni innovative per il pompaggio delle acque per la realizzazione dell’importante opera architettonica nella laguna veneta.
L’ondata di maltempo che ha investito l’Italia in questi ultimi tempi ha costretto alla messa in funzione periodica del Mose per difendere Venezia dall’acqua alta. Il complesso sistema funziona anche grazie alle soluzioni per il pompaggio delle acque realizzate dal Gruppo Caprari. L’azienda modenese, che celebra proprio quest’anno 75 anni dalla nascita, ha messo a disposizione del Consorzio Venezia Nuova la propria esperienza consolidata in applicazioni gravose, fornendo consulenza strategica nella fase di studio e progettazione e dando le soluzioni tecnico-costruttive migliori, volte a garantire l’affidabilità di funzionamento nel tempo e la resistenza all’ambiente marino.
“Caprari, fin dalla sua fondazione nel 1945”, racconta Alberto Caprari, CEO e amministratore delegato, terza generazione della famiglia di imprenditori, “ha sempre investito in innovazione fornendo soluzioni tecnologiche all’avanguardia per svariati settori strategici come agricoltura, acquedotti e depurazione, grandi infrastrutture e impianti industriali, mettendo sempre al centro le esigenze dei clienti. Siamo molto orgogliosi di aver potuto dare il nostro contributo tecnico e professionale per la realizzazione del Mose, un progetto davvero importante e unico nel panorama internazionale”.
Per il Mose, il Gruppo Caprari ha realizzato un’importante fornitura che comprende 134 elettropompe sommergibili in lega inossidabile, destinate alla raccolta e al sollevamento di tutti i fluidi nei sistemi ausiliari delle tre bocche di Porto di Lido, Malamocco e Chioggia, 12 elettropompe sommergibili per le vasche di raccolta acqua piovana e 6 elettropompe verticali full inox per gli impianti antincendio di tutta la struttura. I prodotti forniti sono dotati di specifici materiali anticorrosione a garanzia di estrema resistenza e affidabilità nel tempo.
“Nel 2020, segnato dalla pandemia Covid-19”, continua Alberto Caprari, “non abbiamo promosso celebrazioni per il nostro 75° anniversario, ma abbiamo scelto di investire tutto in ottica di business continuity, senza mai fermarci, offrendo sempre il massimo ai nostri clienti: perché l’affidabilità dei nostri prodotti e servizi è al centro del nostro lavoro e testimonia la passione che abbiamo per l’acqua e per la sua gestione. Sempre più in un’ottica sostenibile”.
Il Gruppo Caprari, fondato nel 1945 da Amadio Caprari, oggi vanta un team composto da oltre 600 collaboratori, tre stabilimenti produttivi e dieci filiali nel mondo. Nel 2019 ha fatturato 100 milioni di euro e prevede un risultato positivo per il 2020. Caprari si impegna sempre più a garantire la massima efficienza per tutto il ciclo di vita delle proprie soluzioni di pompaggio a elevate prestazioni: dalla captazione nei pozzi profondi, al trasporto, dalla depurazione al rilancio a distanza delle acque. L’azienda modenese punta sempre più sull’innovazione e per vincere la sfida tecnologica di questi tempi ha deciso di intraprendere anche un progetto integrato di digitalizzazione denominato “Caprari 5.0”, che rappresenta l’ennesima sfida orientata a far crescere il proprio ecosistema industriale in ottica efficiente, stabile e sostenibile.
“Continuiamo a investire il 10% del fatturato annuo in innovazione e sostenibilità”, sottolinea Alberto Caprari. L’azienda guarda al futuro con fiducia e “si pone per i prossimi anni un obiettivo ambizioso, ma a nostro giudizio realistico: essere percepiti sempre più come un player unico, non confrontabile, capace di garantire un valore aggiunto distintivo ai propri clienti-partner, basato su 75 anni di esperienza che unisce una reputazione industriale solida e sostenibile a una nuova dimensione digitale e innovativa. Sono certo che oggi il nostro fondatore, Amadio Caprari, sarebbe orgoglioso della sua azienda, della professionalità dei suoi collaboratori e di come essa ha saputo proseguire il cammino da lui tracciato, evolvendosi dall’originaria “Idromeccanica Caprari” a un brand riconosciuto a livello internazionale”.“
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